Invece dopo una notte sudata mi sono svegliata che fuori pioveva e il cielo plumbeo non lasciava presagire nulla di buono...ho cercato ovviamente sconfortata, di riorganizzare la giornata per non perdere l' allenamento, poi ho sentito un primo timido brivido nella schiena, poi un secondo più violento...era la libertà che bussava, quella libertà di poter decidere cosa fare senza dover rendere conto a nessuno, di dormire, correre,coccolarmi, mangiare oppure leggere, senza tempi, senza limitazioni.
La libertà...ma che cos'è in fondo?
Quando possiamo dirci totalmente liberi?
Alle volte le relazioni ci stanno strette come prigioni, ma poi appena le interrompiamo diventiamo schiavi di noi stessi, della nostra volontà; altre volte invece mi sento prigioniera del mio corpo, sento una limitazione dover stare ai suoi ritmi,ai suoi tempi, dovergli dare da mangiare, da bere, lavarlo, curarlo, medicarlo quando sta male...senza contare l'allenamento, lui ha bisogno di un allenemento costante , giornaliero, guai fare di più ma anche guai fare di meno, e il mio spirito zitto muto sta al suo volere perchè se anche una sera volesse arrivare per esempio in cima a una montagna non potrebbe farlo senza il consenso delle gambe...
Non è forse una limitazione, non vorremmo tutti poter star svegli 24 ore al giorno?
Non potremmo dunque mai essere liberi visto che dipendiamo anche da noi stessi?
Non credo che potrò mai trovare una risposta, di certo Tiziano Terzani mi ha aiutata donandomene una asiatica vecchia di secoli.
" Un uomo va dal suo re che ha grande fama di saggezza e gli chiede: "Mio signore che cos'è la libertà? " " Quante gambe hai?" , gli risponde quello,
L'uomo si guarda, sorpreso dalla domanda." due risponde " " bene allora alzane una "
"
La mia prima decisione oggi è stata quella di dormire e poi di fare una cosa che potesse coccolare sia quel brontole del mio corpo che quel paziente del mio spirito, un massaggio...nella più totale libertà.