domenica 26 agosto 2007

Il tesoro nell'acqua


"Priska, stanotte ti ho sognata! Che bella che eri, sembravi una bambina alla ricerca del suo tesoro prezioso... che nel sogno era l'acqua. C'era un pò di neve sparsa qua e là e faceva molto freddo. Ti trovavi nella tua casa in montagna (nel sogno non era un posto preciso ma la montagna in generale) e cercavi una sorgente d'acqua, proprio con la spensieratezza e la curiosità di una bambina. L'hai cercata per tantissimo tempo ma invano. Ad un certo punto è spuntato un uomo dalle sembianze di un barbone; nel sogno non c'è stato un momento preciso in cui si è dichiarato tuo spasimante ma sia io (spettatrice indiretta), sia tu lo sapevamo. Subito ne hai avuto paura ma quando ti sei accorta che non voleva far altro che aiutarti a cercare la sorgente, l'hai lasciato fare. Nonostante l'apparenza trasandata coi suoi vestiti stracciati ed il barbone, sei stata immediatamente attratta dai suoi modi garbati e delicati ma soprattutto dalla sua familiarità con la montagna: con maestria ha annusato, toccato e sentito la terra fino a far uscire uno zampillo d'acqua, dopodiché, con lo stesso silenzio con cui era apparso, è sparito. Non l'hai cercato ma hai incominciato a giocare con l'acqua, ballando, e saltando attorno allo zampillo. Troppo bello! Morgana"

Chissà se il sogno sa quali immagine scegliere per comunicare con noi e perchè pur essendo il nostro inconscio a parlare è così difficile comprenderne il linguaggio?
Questa email della mia amica mi ha colpito e anche modificato l'andamento della mia giornata,ho percepito da subito che non i trattava di un sogno riguardante lei ma me , probabilmente in questi giorni tramite il mio blog e le mie email dovevo averle trasmesso un mio stato d'animo, che lei ha poi elaborato ed esternato nell'immagine onirica.
Perchè io come una bambina cercavo l'acqua, chi era questo barbone che mi attraeva e di cui mi fidavo?
Sabato sera non sono uscita, avevo l'animo troppo sconbussolato per poter incontare altre persone e ho pensato a quel sogno , se l'acqua è da sempre simbolo di rinascita e rigenerazione per quale motivo io ho dato l'impressione di voler rinascere? Non ho appena dichiarato a tutti di essere felice e serena qui, di non voler essere in nessun altro luogo?
E' stata la notte a farmi cambiare idea a illuminarmi un pò,il mio inconscio infatti mi ha aiutata a fare chiarezza e a a placare lo scompiglio nel mio animo, mi sono svegliata con la piena consapevolezza che Morghi avesse percepito non il mio desiderio di rinascita ma quello di generare, e con chi altri se non con quel barbone montagnino del mio fidanzato che ha saputo conquistarmi con i suoi modi gentili?
Dunque è tutto normale, in questo periodo di nascite e gravidanze ragiono spesso sulla maternità, e anche se tendo a dimostrarmi distaccata e calma qualche animo sensibile percepisce le mie paure e perplessità al riguardo.
Grazie Morghi e sognami ancora.

domenica 19 agosto 2007

Quando le relazioni finiscono


Cosa trasforma l'amore in odio? Per quale motivo nel momento in cui lasciamo una persona quel fantastico sentimento che ci portava a condivedere ogni esperienza , che ci faceva dormire abbracciati tutta la notte, si trasforma in una profonda repulsione per tutto quello che era la vita insieme?
Dove va a finire l'amore quando ci si lascia, dove si nasconde, perchè non si può più volere il bene per l'altra persona ed essere felici per lei?
Ragionavo ieri sera con un amico che giustamente non ci domandiamo mai all'inizio di una relazione quali possono essere le conseguenze di un' eventuale rottura, l'amore ingannatore ci porta a far tuffare nella nostra vita l'altra persona, a condividere gli amici, la casa e ogni momento, a diventare in tutto per tutto UNO.
Cerchiamo anche che l'amata diventi Uno con la nostra famiglia e i nostri amici, costringendo tutti a roteare nel nostro turbine di emozioni che ci confonde, che ci ubriaca.
Succede dunque spesso che uno dei due rinunci alla propria vita sociale per creare nuovi e anche stabili legami , ho conosciuto in questa maniera una delle mie migliori amiche, ma cosa succede quando crolla la coppia?
Ecco noi non mettiamo mai in conto che la nostra vita potrebbe cambiare, che potremmo anche essere costretti a modificare le nostre abitudini per evitare quelle spiacevoli situazioni in cui gli amici , ormai comuni, non sanno chi dei due invitare a una cena oppure il silenzio di quando ci si incontra per caso ad un aperitivo e tocca a noi una qualsiasi battuta per rompere il ghiaccio, e spesso non è mai quella più giusta.
Personalmente ho dovuto stravolgere la mia vita per una storia d'amore finita, e non è stato così male...forse sono questi errori che ci permettono di cambiare strada, di tenere in mano i fili del nostro destino, che ci spronano a cercare nuove vie, nuove soluzioni...magari l'amore dei nostri ex, quelli che ci hanno spezzato il cuore, oppure quelli che noi abbiamo usato e buttato via si manifesta ancora in questo momento, in questo cambio di rotta che ci permette di innamorarci ancora, di girare, girare in questo vortice che non è altro che la vita.

lunedì 6 agosto 2007

Che Priska sarei


Sono a casa, guardando dalla grande finestra del soggiorno cerco quella tranquillità di animo che le mie montagne da sempre riescono infondermi, il mio primo pensiero ,mentre Smeagol si striscia sulle mie gambe con un forte "ron ron" , è : dove potrei desiderare di essere in questo momento?
Non sento alcun rumore se non quello delle campane di alcune mucche lontane e l'aria umida mi riempie le narici, ne respiro a pieni polmoni e non so perchè ma da quando sono piccola questo profumo mi mette un pò di malinconia...misto di ricordi e di emozioni ormai lontane, che meraviglia, che pace!
Mi domando però se sono stata io a scegliere di vivere in montagna o se sono gli eventi che mi hanno portata qui, facendo in modo poi che mi adeguassi... che Priska sarei vivessi in un altro luogo? Ma è l'ambiente in cui viviamo che ci plasma oppure noi siamo così e basta?
In questi giorni ho rincontrato una mia grande amica, ci siamo perse di vista per quasi otto anni eppure mi sembra di non averla mai lasciata, la stessa sintonia, lo stesso parlare sciolto senza convenevoli o imbarazzi, l'infanzia e l'adolescenza trascorsa insieme, le prime esperienze raccontate in lunghi pomeriggi al telefono o nelle nostre camerette, alle volte mi dimentico perfino di avere una vita diversa da allora.
Lei abita in città , la sua vita scorre tra ufficio, la bici per i trasporti più brevi tra le vie di Torino, il cinema ,le feste e gli aperitivi con gli amici; come sarei vivessi anche io in una grande città, sarei la stessa? Quanto mi mancherebbero le montagne, l'alpinismo , la neve e le nuotate a Sestriere? Proverei le stesse emozioni di ora? Mi piacerebbe pedalare tra le vie trafficate in mezzo a tanta gente?
Non ho mai vissuto in una grande città e non riesco dunque a immaginarmi, anche se alle volte è la pianura a mancarmi, sento la nostalgia di una vita culturalmente attiva fatta di cinema, teatro, musica,sento il bisogno di una vita sociale, di serate e aperitivi con gli amici...
Probabilmente sarei diversa, sicuramente più magra a causa dello stress, ricordo l'ansia che mi provocava il traffico quando frequentavo l'università, indubbiamente meglio vestita visto che qui durante la stagione invernale non indosso altro che scarponcini, giaccavento e pantaloni comodi e il mio corpo sarebbe diverso? Credo di si, perchè alla fine non è altro che un veicolo, un mezzo che si adegua alle circostanze, non correrei in montagna e non farei alpinismo dunque gambe e spalle più sottili!E io, le mie idee, i miei interessi, i miei modi di pensare?
La montagna mi ha cambiata, le tradizioni alpine, la gente di questi luoghi ha plasmato il mio essere, forse a causa del freddo , ma anche dello stesso ambiente , mi sento più chiusa su me stessa, meno aperta verso la gente , alle volte anche diffidente; ho notato anche in questi giorni in pianura, una certa difficoltà a svestirmi nonostante il grande caldo, a lasciarmi coccolare dalla calura estiva...mi sembra innaturale.
Ma ora che ci penso, non è questa la vera Priska,non è che forse mi ero abituata a vivere in pianura e che avessi solo bisogno dell'ambiente giusto per scoprirmi, tirare giù il velo e venire fuori?
Chissà...sicuramente il destino o il caso che sia ha permesso che io provassi qui le emozioni più belle, le scoperte più interessanti e quella tranquillità di animo che per 26 anni ho rincorso giù.


domenica 5 agosto 2007

Vi racconto il mio primo ottomila

Mercoledì sera il mio moroso racconterà il suo primo ottomila...e magari ci sarà anche qualche anteprima del mio Nepal...Mera Peak Spring 2007.
Pragelato 8 agosto 2007 in palestra comunale Fraz.La Ruà

mercoledì 1 agosto 2007

Giulia

Chi è Giulia?
E' difficile dirlo perchè è una ragazzina che non si racconta molto e che lascia anche poco trapelare di sè.
Potrei descriverla raccontando che cos'è Giulia per me...lei per me è l'amore incondizionato, quello dove dai senza aspettarti nulla in cambio, quello cristallino senza compromessi.
Giulia non è mia figlia, ma se mai dovessi averne una,la vorrei come lei.
Ieri in silenzio in macchina con me era bellissima, nella sua ingenuità a metà tra l'adolecenza e la fanciulezza, quegli occhi da bambina in un fisico che vuole crescere, con lei affianco percepivo quel legame di sangue che ci unisce, la ascoltavo mentre mi raccontava delle sue giornate e sorridevo perchè era come se ci fosse una piccola Priska su quel sedile, la stessa educazione impartita da nostra madre, con le espressioni buffe a metà tra il piemontese e l'italiano, i medesimi sogni di una nuova estate vissuta non più da bambina.
Mi sento le spalle coperte sapendo che lei ci sarà nella mia vita...ti voglio bene Giulia.