domenica 16 settembre 2007

Perdersi per poi ritrovarsi

Ci sono volte in cui perdiamo di vista noi stessi , le persone e le cose che amiamo, in cui ci lasciamo sopraffare dagli impegni della vita di tutti i giorni, dalle convenzioni imposte dalla società, volte in cui permettiamo ai cattivi consiglieri di influenzarci , il gatto e la volte che con magistrale loquacità ci propongono viaggi in fantastici paesi dei balocchi; spesso però quando ci accorgiamo dell’errore che stiamo commettendo è già troppo tardi per poter tornare indietro per ripercorre un’altra volta quel pezzo di strada.
Mi sembra di sentirla la voce del burattinaio che gioca con i fili della mia vita “ Vai avanti piccolo burattino,come Orfeo non devi guardare indietro..muoviti ,ora vai!”
Basta,taglio i fili, seppur mordendo il terreno sotto i miei piedi , voglio camminare libera!
La vita così mi sta stretta...non sopporto più questi ritmi imposti, questi blocchi che qualcuno ha posizionato nella mia mente fin da quando ero piccola. Non sono queste le cose importanti per me, eppure ogni tanto mi perdo di vista...com’è possibile?Come riesco a dimenticare chi sono veramente?
Oggi sono scappata in alto, più in alto che potessi andare in una sola giornata, avevo bisogno di placare tutti i miei pensieri, di unirmi alla montagna e perdermi nel suo orizzonte costellato di vette...in quel momento di pace con me stessa,che solo il raggiungimento della cima mi sa dare, ho sommessamente ringraziato mia madre di aver accettato la sfida della mia nascita e avermi permesso di poter vivere questa vita nel bene e nel male.
Chissà se io avrò mai lo stesso coraggio!
Con la mente sgombra da ogni preoccupazione ho capito che la mia vita affannata non ha senso, che devo interrompere questo mio esistere alla ricerca di una perfezione che non è la mia ma quella di chi mi ha educata, che è ora che io inizi a dare peso alle cose che veramente mi interessano per non perdermi più, ma rafforzare quella Priska indipendente che può pensare con la propria testa.
Mi sono persa...in un labirinto di parole, in mondi paralleli, in vite altrui...vorrei provare di nuovo l'emozione di ieri, di quando mi sono ritrovata, lassù tra le mie montagne.
( Grazie Fabio! )

2 commenti:

Simone ha detto...

Priska... a volte rendersi conto dei propri limiti (psicologici e autoimposti peraltro) è già un grande passo verso la propria (e vera) realizzazione. Senza contare il coraggio che ci vuole poi a cambiare.. o meglio, a cambiare pensiero di vita.. e stile di vita.. continuo ad ammirarti.. perchè arrivi sempre al fulcro delle cose.. e ci arrivi con una mente razionale e matura.. ma che al tempo stesso mantiene quell'innata dolcezza, l'innocenza e la sincerità di bambina, come se ci fosse, ancora dentro di te, una Priska sempre bambina, che si ribella alle cazzate che vincolano il mondo adulto e che limitano la nostra serrenità... grazie per l'ennesima riflessione.. un giorno spero di avere un momento per fermarmi in ufficio.. vedo sempre la tua macchina fuori.. ma sono sempre troppo di corsa per riuscire a fermarmi un momento (mea culpa... sempre in ritardo...)

Simone ha detto...

ti mando un abbraccio virtuale al momento... a presto!
Simo.