domenica 27 gennaio 2008

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri

Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no

Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,

Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.

Primo Levi

5 commenti:

Baol ha detto...

E siamo un tre con questa poesia ;)

kabalino ha detto...

priska, abbiamo avuto la stessa idea...speriamo di aver dato un piccolo contributo
:)

Pri ha detto...

Ma dai!! Incredibile, siamo troppo in sintonia noi tre!
Io ricordo benissimo quando ho letto Primo Levi la prima volta, facevo quarta elementare e mi era capitato fra le mani "Se questo è un uomo" perchè lo stava leggendo in terza media mio fratello!
Allibita e sconvolta mi domandavo e domandavo cosa fosse successo al genere umano, perchè così tanta follia...non sono riuscita a darmi una risposta allora e nemmeno oggi!

LauBel ha detto...

brividi...

Anonimo ha detto...

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