sabato 24 novembre 2007

Con la neve negli occhi( e l'acido lattico nelle gambe! )



Ovvero...prima sci alpinistica della stagione!!!!
Frazione Pattemouche - Clot de la soma.
50 cm di neve fresca.
L'estate mi aveva fatto dimenticare l'emozione di quando indossati i miei scarponi,tirate le pelli, aggancio gli sci e parto su verso la cima della montagna.
Quella sensazione di caldo e freddo alternato che provi anche in quota, il sudore lungo la schiena, il gusto e l'odore della neve, il male alle gambe e alle braccia non più abituate a quei movimenti, la cima e poi i brividi della discesa.
Questo è ciò che vorrei fare tutti i giorni, vorrei avere il tempo di partire e isolarmi da tutto per ristabilire quel magico contatto con la montagna e con me stessa.
Ieri era tutto meraviglioso, gli alberi piegati per il carico di neve, la pista immacolata senza nessuna traccia se non quella dei caprioli che di tanto in tanto incontravamo sul cammino, il silenzio rotto solamente dal mio faticoso respirare e poi il fruscio degli sci in discesa, ogni rumore ovattato dalla presenza di questa tanto attesa neve.
Lassù in cima mentre tentavo di orientarmi in quel panorama bianco che ero abituata vedere solo tinto di verde, ho riprovato la felicità del vivere e con un sol colpo ho cacellato tutti i problemi e le amarezze di questi mesi.
Era ora che arrivassi,che tingessi di bianco le mie giornate, che riempissi le mie narici con i tuoi profumi..bentornata,ti attendavamo!

( Grazie Cala per avermi tanto aspettata...ma mi rifarò presto =o) )

13 commenti:

supermacvale ha detto...

MERAVIGLIOSO.
Bisognerebbe passare tutta la vita a fare quello che ci piace, con l'anima serena e profondi momenti di felicità... E' la cosa a cui penso di più ultimamente, tra un treno, cento riunioni e nemmeno il tempo di farmi la doccia :(

Pri ha detto...

Io ti penso spesso Vale, non ci crederai ma ti penso, perchè tu sei un pò come me, perchè alla fine siamo state abituate diversamente, a ritmi differenti.
Io figurati che ogni tanto vorrei tornare a vivere con i tempi dettati dal sole...ma è così difficile realizzare i nostri sogni? ...

supermacvale ha detto...

Sicuramente è difficile. La società è strutturata in modo per cui è normale lavorare 10 ore al giorno e dedicare il tempo a se stessi nei 2 giorni (a volte 1 solo...) di riposo alla settimana.
E se dici che non ti sembra giusto, che la vita è una e vorresti viverla un po' ogni giorno ti prendono per fannullone, per uno che non ha voglia di lavorare. Mica tutti si realizzano sul lavoro. Un conto è fare il medico o il missionario... altrimenti, a volte, l'immergersi totalmente nel proprio lavoro, 12 ore al giorno o più, mi sembra un po' uno scappare da qualcosa, un non star bene con se stessi o con la famiglia oppure aver paura di liberare la mente dagli impegni...
Hai letto vero Silvano Agosti? Chiaramente quello che lui scrive è utopia, ma è un 'utopia che bisognerebbe almeno provare a seguire, ognuno nel suo piccolo, dove si può... lanciare l'idea, parlarne, riappropiarsi del proprio tempo.
Io ritengo che vivere la mia vita al meglio sia passare del tempo con le persone che amo, parlare con loro e fare insieme tutte quelle cose che ti ritemprano l'anima, come la tua discesa sugli sci.La maggior parte delle persone è assorbita nella lavatrice della vita lavorativa, esce al mattino presto, rientra a casa la sera tardi con poca voglia di parlare, condividere, magari uscire a fare 2 passi in tranquillità... perchè poi ci sono altre 1000 cose da fare a casa. Poi, se uno è fortunato, avrà un po' di tempo libero a 60 anni, in pensione. Se ci si arriva... Se si è in salute...
Per esperienza le ore lavorative, anche se tante, potrebbero essere ottimizzate e si potrebbe fare lo stesso lavoro in molto meno tempo e meglio... ma spesso le aziende sono ancora fissate sul controllo "fisico" del dipendente senza rendersi conto che la maggior parte del persone, se viene data loro fiducia e responsabilità, farebbero il loro lavoro molto meglio...
Noi non lasciamoci travolgere mi raccomando! ;)

kabalino ha detto...

anch'io, anch'io, anch'io...
soprattutto per i tempi dettati dal sole, che sono il mio sogno.
Che con gli sci sono un disastro...

Pri ha detto...

Allora vieni con noi in Nepal...è ritrovare un contatto vero con la natura, staccare completamente da tutte le convenzioni sociali.
C'è neve ma non si scia, devi solo arrivare a 6100metri...

LauBel ha detto...

bella la neve, che emozione! che purezza! che silenzio!

Anonimo ha detto...

Cara Priska, sono di nuovo Martina. Ogni tanto faccio capolino nel tuo blog. Tieni dentro le emozioni, ma falle scorrere in te: saranno la tua energia vitale.
Condivido appieno quanto detto da supermacvale: ottimizzare il tempo e immparare a gestirlo.
Io però mi reputo molto fortunata: faccio un lavoro che amo e che ho desiderato per anni. Anche con i suoi alti e bassi (e ce ne sono molti) ultimamente sono riuscita a trovare un giusto equilibrio. Forse perchè quell'equilibrio - checchè ne dica Luca - è più dentro me. Sai cosa dicono i miei amici tibetani? Pensa sempre a quello che stai facendo in quel preciso momento: è l'unica cosa vera. Il passato non c'è più e il futuro non c'è ancora. Un abbraccio forte forte (come quello del Selleries!!!!). Mati

kabalino ha detto...

6-6-6-6-100 metri?!?!?

mmmhhh...allora intanto mi alleno un pò sul fumaiolo, che dalle mie parti è il monte che svetta di più...;-)

(lo metto tra gli obiettivi, che deve essere una cosa da spaccacuore arrivare lassù...quanto allenamento ci vuole?)

Pri ha detto...

Bentornata Martina,
che piacere sentirti!
Che bella frase, come sempre la filosofia tibetana riesce a scavare nel mio io.
Spesso mi accorgo infatti che mi concentro troppo sul futuro o mi perdo nel passato non riuscendo a vivere intensamente il presente e a trattenere poi quelle emozioni in me.
Grazie ancora
Pri

Pri ha detto...

Il fumaiolo, che bel nome! Potrebbe benissimo essere un monte di un film di Tim Burton!
Arrivare lassù...è bellissimo Kabalino, vivere sopra i 5000 metri è un'emozione splendida,sei sopra al mondo e cerci solo quel contatto con la montagna che lì di fronte a te, ti incanta e ti spaventa.
L'alta quota è un mondo parallelo che voglio ritrovare e rivivere.
Allenamento? Si un pò...ma tu già pedali!Ti manca un pò di quota che potresti fare quest'inverno!
Ti aspetto eh!=o)

kabalino ha detto...

oh, oh...io quasi quasi vengo...che se me la metti così...e poi è vero...io pedalo...forse ce la faccio...forse...

Davvero, credo che sia qualcosa che ti segna...un pò come il deserto...

Pri ha detto...

...solo che lì le stelle sono veramente più vicine =o) Sei sul tetto del mondo!
Kiss

kabalino ha detto...

Non ci avevo mica pensato...
(vabbè, mi metto il caschetto integrale ;D)